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f.e.a.r._3 Quanta paura fa il terzo F.3.A.R. ?

Alma, i fratelli Point Man e Paxton Fettel e tutto il cucuzzaro ritornano nella terza incarnazione di F.E.A.R.. Sono riusciti a regalarci qualche ora di sano divertimento mista a qualche grosso spavento?

F.E.A.R. 3 ci restituisce il protagonista del F.E.A.R. originale, il supersoldato geneticamente modificato conosciuto come Point Man. Gli eventi posti alla fine del secondo capitolo della serie hanno innescato una catastrofe di proporzioni bibliche nella città di Fairport e Point Man è deciso a farsi strada nel caos e aiutare degli ex compagni coinvolti nel cataclisma paranormale. Il nostro cyber soldato non affronterà l'impresa da solo ma sarà affiancato da suo fratello Paxton Fettel che lo seguirà per tutta l'avventura. In realtà Fettel, dopo essersi beccato una pallottola in fronte esplosa proprio dal fratello, non è esattamente quel tipo di persona che può definirsi "viva", ma non sarà questo piccolo inconveniente ad impedirgli di ricoprire un ruolo attivo in tutta la storia, al contrario, questo si rivela una buona scusa per farvi rigiocare la campagna da un punto di vista diverso con poteri e abilità completamente differenti.  A livello narrativo è piacevole assistere agli eventi che vedono i due fratelli affrontare la dolorosa realtà all'ombra del loro passato comune, ma in definitiva nella trama non ci sono sorprese degne di nota o momenti splatter che rimarrano con voi a lungo una volta terminato il gioco. Sotto questo punto di vista certamente non aiuta la grafica nettamente in ritardo rispetto agli standard attuali. La mancanza di dettagli negli ambienti e di effetti che hanno fatto la fortuna di altre produzioni recenti si fa sentire. Per contro il comparto audio è molto più riuscito e nelle fasi più psicologiche a bassa densità di piombo offre il suo contributo nell'impresa di turbare il giocatore, anche se questo obiettivo viene centrato raramente nel corso dell'intera avventura. Il risultato è che F.E.A.R. 3 non è così raccapricciante come dovrebbe essere o come ci saremmo aspettati che fosse.

Ma se da una parte questa produzione può non convincere come gioco horror, dall'altra riesce a soddisfare pienamente come sparatutto.

Point Man e Fettel sono entrambi giocabili e quando si affronta la modalità per giocatore singolo è necessario prima finire un capitolo con il primo dei due protagonisti per poterlo poi rigiocare con il secondo. Indipendentemente da quale personaggio si utilizza, F.E.A.R. 3 è un FPS lineare che vi porterà da un'area ad un'altra mantenendovi costantemente sotto il fuoco nemico, ma nonostante questo possiamo dire che il tentativo degli sviluppatori di far vivere al giocatore la campagna sotto due punti di vista diversi (e non solo a livello narrativo) è perfettamente riuscito. Benchè non ci siano grosse variazioni sul tema, gli scontri rimangono sempre frenetici ed eccitanti per tutto il corso dell'avventura. L'assortimento di pistole, fucili, esplosivi e altre armi è abbondante ed i controlli, quasi identici a quelli di Call of Duty, sono precisi ed intuitivi. La volontà di diversificare emerge anche nella varietà proposta negli attacchi corpo a corpo. Oltre alla classica coltellata infatti, troverete anche un calcio volante ed una sorta di tackle, un buon espediente che vi porterà più volte a lasciare le armi nel fodero per il piacere di menare i nemici con le mani (ed i piedi...).

La maggior parte del tempo verrà speso per combattere i soldati dell'esercito privato della solita Armacham, nemici che sapranno tenervi costantemente sulle spiene aggirando la vostra posizione, riparandosi sfruttando ogni sporgenza utile e adottando tattiche di squadra in maniere efficace, intelligente e soprattutto credibile. Tutte le aree teatro delle sparatorie concitate e spettacolari forniscono molte coperture che spesso finiranno per disintegrarsi sotto il fuoco nemico donando al tutto quel pizzico di imprevedibilità che non guasta mai. Inoltre, sebbene Point Man e Fettel sembrino fatti apposta per uccidere, non gli verrà negata la possibilità di prendere il controllo di potentissime armature blindate in sequenze in cui il tasso di sfida scenderà a zero mentre il livello di divertimento schizzerà alle stelle.

Point Man conserva l'abilità del Bullet Time. Una volta riempita la relativa barra potrete attivare una percezione rallentata della realtà, il che rende molto più facile infilare diversi headshots o gestire un numero elevato di nemici. Paxton non dispone dei riflessi accresciuti del fratello, ma compensa questa mancanza con altre abilità. Come uno spettro non riesce a prendere le armi (anche se lui è ancora vulnerabile alle pallottole), ma può colpire mortalmente i nemici con delle scariche di energia che gli partono direttamente dalle mani. Questa è solo una delle abilità di Paxton e se tutte sono piacevoli da utilizzare in solitaria, diventano un concentrato di godimento quando vengono usate in cooperativa. Il giocatore che controlla Fettel, ad esempio, può sospendere i nemici in aria mentre quello che guida Point Man può crivellarli di colpi. L'opportunità costante di fare un uso coordinato dei poteri dei due fratelli è una gradevolissima variante allo standard che conferisce sempre le stesse abilità a due giocatori che prendono parte ad una partita cooperativa.

F.E.A.R. 3 ha anche quattro modalità multiplayer per un massimo di quattro giocatori. Re delle Anime è una modalità competitiva dove i giocatori iniziano sotto forma di spettro. Si possono possedere altri soldati e raccogliere le anime dei nemici caduti ed il giocatore con più anime allo scadere del tempo sarà decretato vincitore. Soul Survivor è una variante di Re delle Anime, mentre la modalità Contrazioni è molto simile all'apprezzatissima modalità Zombie di Call of Duty Black Ops. Infine la più insolita e innovativa di tutte: la modalità F***ing Run. Come Contrazioni anche questa è una modalità Cooperativa molto frenetica e adrenalinica. La squadra deve farsi largo tra orde di nemici mentre una nebbia assassina avanza inesorabile alle sue spalle. Quattro modalità che dimostrano la volontà degli sviluppatori di voler uscire dagli schemi e proporre qualcosa di nuovo ai videogiocatori. Tentativo molto apprezzato ed in buona parte riuscito.

Il terzo capitolo della serie F.E.A.R. riesce a farsi apprezzare come FPS ma non convince del tutto proprio sotto l'aspetto che dovrebbe rappresentare il suo cavallo di battaglia, la componente horror. Un comparto tecnico non all'avanguardia non basta per inficiare la resa di un gameplay solido e frenetico, un sistema di controllo molto valido ed un'IA dei nemici di primo livello. La possibilità di giocare la campagna utilizzando due protagonisti con abilità completamente diverse e le modalità multiplayer insolite e nuove ne aumentano considerevolmente la longevità.

Se siete in astinenza da genere horror potrebbe non bastare per saziare la vostra fame di paura, ma, a meno che non abbiate litigato con gli FPS, F.E.A.R. 3 resta comunque un ottimo titolo per intrattenere queste caldi notti di mezza estate.